5 leggi biologiche
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- Ultima modifica il Venerdì, 11 Gennaio 2019 14:37
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La scoperta delle 5 leggi biologiche al servizio della salute e del benessere dell'essere umano
Autodeterminazione e libera scelta terapeutica grazie alle 5 Leggi Biologiche
Conoscere le 5 Leggi Biologiche porta a un cambiamento radicale di tutti i presupposti usati fino a oggi per definire cosa sia la “malattia”. Non si tratta di un nuovo metodo di cura alternativo, non è una “teoria” che aggiunge qualche nuova informazione a ciò che era già conosciuto, ma porta ad un vero e proprio “cambio di punto di vista”, un po’ come traslocare in una stanza completamente nuova.
È un cambio di paradigma radicale: ci spiega cos’è la “malattia”, da cosa ha inizio e quale il suo svolgimento. Inoltre non si basa su alcuna ipotesi, ma su leggi sempre verificabili. Come conseguenza anche la modalità di intervento dovrà per forza essere modulata in base a queste conoscenze.
“Perché ci si ammala?” e “Cos’è la malattia?” (video)
Vuoi saperne di più ?Cosa sono e quali sono le 5 leggi biologiche
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- Ultima modifica il Martedì, 09 Febbraio 2021 11:47
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“L’abitudine a credere è la causa principale per cui la ragione umana è distolta
dal percepire ciò che di per sé è evidente”
Aristotele
IL CERVELLO DIRIGE TUTTI I FENOMENI ORGANICI
Il Raffreddore NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che elimina le cellule della cavità nasale proliferate per fiutare il pericolo.
L’Insonnia NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, per mantenere l’individuo sempre vigile nel pericolo.
La Gastrite NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che allarga (ulcera) la bocca dello stomaco per favorire il transito del boccone “ingiusto”.
L’Obesità NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che aumenta le dimensioni dell’individuo affinché sia più visibile, più considerato.
La Labirintite NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che ripara il labirinto dopo che è stato iperstimolato per ritrovare l’equilibrio nell’ambiente fisico-sociale.
L’Artrosi NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che fa proliferare il tessuto osseo per rinforzarlo.
L’Ernia al disco NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che fa gonfiare il disco intervertebrale per ripararlo.
La Cistite NON è una malattia
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che ripara la mucosa della vescica, dopo averla consumata per marcare meglio il proprio territorio.
L’Ipertensione arteriosa NON è una malattia
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, per rendere l’organismo più reattivo per risolvere una situazione ambientale.
Il Diabete NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che alza la glicemia per aumentare la resistenza muscolare avverso una situazione ambientale.
Il Tumore NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che fa proliferare le cellule di un organo per aumentarne la funzione, o fa ridurre le cellule di un organo per diminuirne la funzione.
La Tubercolosi NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che caseifica l’iperproliferazione cellulare polmonare avvenuta per assimilare più ossigeno.
L’Alzheimer NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, per isolare l’individuo che non riesce a sopportare molteplici separazioni affettive.
La Sclerosi multipla NON è una malattia.
È un processo fisiologico diretto dal Cervello, che ripara i motoneuroni dopo che sono rimasti forzatamente impediti nella loro funzione.
I Microbi: Funghi, Batteri, Virus NON sono nemici del nostro organismo.
Sono microrganismi reclutati selettivamente dal Cervello, per riparare ogni specifico tessuto organico.
LE MALATTIE SONO PARTE DEI PROCESSI BIOLOGICI SENSATI,
DIRETTI DAL CERVELLO, NECESSARI ALLA SOPRAVVIVENZA NELL’AMBIENTE IN CUI SI VIVE (OMEOSTASI)
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- Ultima modifica il Giovedì, 22 Ottobre 2015 20:10
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Secondo la Medicina convenzionale, l’Artrosi è un processo degenerativo con inizio nelle cartilagini articolari a cui seguono ulcerazioni, ispessimento sinoviale e proliferazione ossea marginale. Si tratterebbe di un’alterazione metabolica primitiva, le cui cause non sono tutt’ora chiarite. Numerosi e vari fattori sono stati ritenuti capaci di modificare la cartilagine : fattori vascolari, ormonali, infettivi e dismetabolici vari. Si tratta peraltro di fattori favorenti, spesso concomitanti, talora del tutto secondari. Tra questi fattori due assumono un rilievo particolare in ogni fase dello sviluppo dell’artrosi: il fattore meccanico e la senescenza. Nella cartilagine senile esistono le premesse dello squilibrio funzionale che dà l’avvio all’artrosi. In effetti artrosi e senescenza, pur essendo due processi nettamente distinti, sono legati da stretti rapporti.
Secondo le 5 Leggi Biologiche, l’Artrosi è il risultato finale del Processo Biologico diretto dal Cervello per il rafforzamento della cartilagine. Tale processo è composto da una prima fase simpaticotonica (conflitto attivo) durante la quale avviene una necrosi del tessuto cartilagineo (“buchi”) a cui segue la seconda fase vagotonica , solo se viene risolto il conflitto, durante la quale avviene la riparazione/rigenerazione della cartilagine. I sintomi dolorosi sono presenti solo durante questa seconda fase. Il rafforzamento della cartilagine consiste in un inspessimento del tessuto e, nel caso di recidive conflittuali, in proliferazione calcifica che rende la cartilagine ancora più forte ma limitante per l’articolarità.
La conflittualità biologica che determina questo Processo Biologico Sensato è dovuta alla svalutazione ( “non riuscire a muoversi adeguatamente alla situazione”) relativa alla localizzazione dell’articolazione corrispondente.
Guido, nel 2003, all’età di 75 anni, si presenta per una consulenza osteopatica a causa di una gonalgia (dolore alle ginocchia sotto carico) ricorrente nel corso degli ultimi anni. Per questo disturbo ha ricevuto la diagnosi di “grave gonartrosi” (con la senescenza non può che peggiorare!) con indicazione di protesi totale del ginocchio più artrosico.
Grazie alle 5 Leggi Biologiche, Guido si rende conto che il suo sintomo non è riferibile all’artrosi dimostrata nelle radiografie perché il dolore è periodico mentre quelle “deformazioni ossee articolari” sono sempre presenti.
Verificata la conflittualità biologica (nonostante l’età, egli continua a programmare sempre mille impegni, con l’ansia di non riuscire a correre per onorarli in tempo e la diagnosi “nefasta” ha aumentato a dismisura il suo conflitto….come riuscirò a correre con la protesi?) Guido si tranquillizza e si riguarda finchè termina quest’ultima fase di riparazione. (evita i movimenti che provocano dolore e pratica dello stretching specifico per migliorare l’articolarità delle sue ginocchia)
Scomparsi i dolori dovuti alla riparazione/rigenerazione e accettata la limitazione articolare conseguente, Guido riprende tutti i suoi impegni senza affanno.
Oggi Guido ha 88 anni e secondo la Medicina contemporanea dovrebbe essere peggiorato perché è più vecchio e non si è operato, invece egli cammina, sale/scende le scale e va in bicicletta tutti i giorni senza dolori. Il controllo radiografico del 2013 comparativo a quello del 2003 dimostra che le sue “deformazioni artrosiche” sono sempre uguali.
Salute Benessere
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- Ultima modifica il Giovedì, 25 Gennaio 2018 09:21
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La distonia è un disturbo del movimento caratterizzato dalla perdita del controllo di una gestualità specifica, che costringe alcune parti del corpo ad assumere posture o movimenti anormali (sincinesia). La distonia può colpire qualunque parte del corpo, ad esempio le braccia, le gambe, il tronco, il collo, le palpebre, il viso o le corde vocali. Le distonie che colpiscono una sola parte del corpo si dicono focali .
Secondo la Medicina le cause non sono del tutto note, ma in molti casi l’insorgenza della malattia è determinata dal funzionamento alterato di un neurotrasmettitore, cioè di una di quelle sostanze chimiche che hanno il compito di trasportare i segnali nell’ambito del sistema nervoso centrale. Il controllo dei nostri movimenti avviene grazie a una serie di operazioni, in cui sono coinvolte varie aree del cervello. I gangli della base, in particolare, sono l’area deputata al controllo della velocità del movimento e all’inibizione dei movimenti involontari. Un’alterazione in questa parte del cervello comporta la comparsa di movimenti involontari, eccessive contrazioni di un muscolo anche in condizione di riposo, torsioni incontrollabili e tremore. In alcuni casi, alla base della distonia può esserci un trauma o una malattia precedente, ma nella maggior parte dei casi la causa vera e propria è sconosciuta.
Secondo le 5 Leggi Biologiche, invece, la “distonia focale” è la fase vagotonica del Processo Biologico (diretto dal Cervello) costituita dalla riparazione del relè motorio situato nella corteccia cerebrale (per cui la neurotrasmissione per il funzionamento muscolare risulta alterata) a seguito di una fase simpaticotonica costituita da uno stress del relè motorio.
La CONFLITTUALITÀ BIOLOGICA, che determina questo Processo Biologico Sensato, è dovuta all’essere impediti/bloccati in un particolare movimento.
Fabio, chitarrista di 33 anni, improvvisamente, nel prepararsi ad una tournèe di concerti per presentare la sua ultima incisione discografica, non riesce più a controllare il terzo e quarto dito della mano destra.
Insoddisfatto, dopo diversi tentativi fallimentari per risolvere questo problema dai vari “maghi” della distonia focale, vuole verificare se il suo problema è causato dalla postura e mi chiede consulenza come esperto Preparatore psicofisico dei musicisti.
Verificato che la postura non può provocare la distonia focale, Fabio chiede la causa del suo disturbo secondo le 5 Leggi Biologiche.
La conflittualità biologica si è generata quando, imparando dei brani musicali (inediti), per una realizzazione discografica, Fabio si è trovato inaspettatamente (DHS) impedito in una particolare diteggiatura (3 e 4 dito mano destra). È cominciato così lo “stress” del relè motorio, specifico per il movimento delle dita, necessario a superare l’ostacolo tecnico/musicale (fase simpaticotonica). Questa fase di "allarme" è terminata quando è stato pubblicata l'incisione con successo (conflitto lisi) e Fabio viene scritturato per la tournée di concerti per la presentazione di questa novità discografica. È iniziata così la fase vagotonica, per la riparazione del relè motorio, che ha inibito l'impulso neuromotorio. Questa "invalidità sensata", ma non compresa da Fabio, insieme agli insuccessi terapeutici, ha generato la recidiva conflittuale ("sono impedito nel suonare") che ha, di fatto, bloccato la riparazione del relè.
Fabio, soddisfatto di aver verificato la causa del suo problema, intraprende con successo degli esercizi specifici personali, per cambiare la percezione del suo Cervello biologico,in merito alla sua conflittualità, in modo da far riprendere e concludere la fase di riparazione e di normalizzazione.
Oggi Fabio è tornato a suonare egregiamente e serenamente la sua chitarra.
Salute Benessere